Non mi piace parlare di emozioni "positive" o di emozioni "negative":
preferisco usare il termine emozioni "piacevoli" o emozioni "spiacevoli".
Anche perché una emozione spiacevole può avere dei risvolti positivi, soprattutto in termini di crescita, di conquista dell'autonomia, della capacità di gestire il proprio mondo interiore.
E similmente anche le emozioni piacevoli posso nascondere un lato negativo: una emozione piacevole perpetuata per un po' troppo tempo può contribuire a farci perdere il contatto con la realtà; oppure un'emozione piacevole può attivarci la voglia di ricercarla sempre e comunque, di stare sul piano edonistico della nostra emotività.
Questo non toglie il sacrosanto diritto di cercare le emozioni piacevoli, piuttosto che quelle spiacevoli: l'importante è che questa ricerca sia figlia di un desiderio e non di un bisogno. e che, quando arrivano le emozioni spiacevoli, non vengano rifuggite ad ogni costo, ma vengano ascoltate, curate, vissute.
Comments