La sessualizzazione di massa dei bambini ha come grande alleato lo smartphone. Così i genitori poco attenti violano il principio più importante per i loro figli piccoli e cioè il "diritto a essere un bambino", ovvero crescere percorrendo le tappe nei tempi dettati dalla loro fisiologia, dal loro mondo emotivo, dalla loro psiche. Lasciare scorrazzare su internet un bambino in autonomia senza controllo è un atto violento perché lo sottopone a rischi e pericoli che provocano danni e segni che perdurano negli anni a venire: si tratta di foto e video inappropriati (e non solo quelli a tema sessuale), di contenuti che prevedono competenze psicologiche ed emotive che i bambini non hanno e che non devono essere spinti ad avere. Ma non è mai troppo tardi per essere genitori più consapevoli su questo e per attuare regole più salutari per il benessere di tutti.
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